I 40 anni di Comieco ci ricordano gli alberi: capaci di comunicare, sostenersi a vicenda e affrontare insieme le sfide.

Era il 1985 quando un gruppo di imprenditori del settore cartario, nel pieno della cultura dell’”usa e getta” molto in voga in quel periodo, hanno avuto la pionieristica intuizione dell’importanza di valorizzare una materia prima preziosa come carta e cartone attraverso la raccolta differenziata e il riciclo. Nasce così il COMitato Imballi ECOlogici, COMIECO che, con l’arrivo della prima direttiva europea sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio e il decreto legislativo 22/97 (il c.d. “Decreto Ronchi”) che l’ha recepita nel nostro ordinamento, diventa l’odierno Consorzio Nazionale nell’ambito del sistema Conai. Oggi, da quarantenni, possiamo dirlo con chiarezza: non abbiamo costruito un sistema da soli. È stato possibile solo grazie a un ecosistema di oltre 7.500 Comuni convenzionati, cittadini, scuole, aziende e istituzioni con cui abbiamo intrecciato le nostre radici.

Solo così abbiamo potuto coordinare, nel 2023, la raccolta di 3,7 milioni di tonnellate di carta e cartone e raggiungere il tasso del 92% per il riciclo degli imballaggi cellulosici, superando di 7 punti percentuali l’obiettivo europeo fissato per il 2030 (85%) e collocando l’Italia al di sopra della media UE, che nel 2022 si attestava all’82%. L’intuizione di quegli imprenditori si è dunque rivelata vincente e il riciclo ha rappresentato la risposta alla strutturale penuria di materie prime del nostro Paese. Sono numeri che parlano di risultati, certo. Ma ancora di più raccontano connessioni. Perché, come in una foresta, ogni nodo ha un ruolo e ogni ruolo conta.

Ci sono territori che corrono, altri che faticano – come alcune aree del Sud, dove ancora oggi circa 400.000 tonnellate di materiale sfuggono alla raccolta. Ci sono sfide urgenti, come il miglioramento della qualità del materiale raccolto o la progettazione di imballaggi più riciclabili. Ma non basta elencarle: serve affrontarle insieme, con strumenti, risorse e visione.

Non esistono modelli perfetti. Ma esistono visioni che orientano. E oggi, più che fare un bilancio, vogliamo offrire una direzione. Perché il riciclo resti un gesto culturale, ambientale e relazionale. Relazioni e connessioni che rappresentano un patrimonio. Per questo Comieco ha voluto indagare il valore relazionale generato dalla propria attività con uno Studio commissionato a Next Economia e Symbola e illustrato nel corso della Paper Week 2025.

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