CARTA
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La carta amica dell’ambiente
La carta ha un’importante storia ambientale da raccontare perché ha il grande pregio di nascere da un materiale naturale, il legno, e dopo il suo utilizzo e riciclo, di avere la capacità di rientrare nel ciclo naturale del carbonio, biodegradandosi e tornando CO2 utile alla crescita di una nuova pianta. Consapevoli di queste caratteristiche che rendono la carta un materiale altamente sostenibile e disponibile all’infinito, gli operatori del settore della carta hanno messo a punto politiche di approvvigionamento responsabile e sostenibile delle materie prime, con l’acquisto di fibre di cellulosa provenienti da fonti controllate e verificate e fibre di recupero, rappresentando così un formidabile stimolo allo sviluppo sia dei sistemi di gestione forestale, che dei sistemi di raccolta e riciclo della carta.
La materia prima sostenibile
Le cartiere italiane verificano la legalità dei propri approvvigionamenti di legno e cellulosa sulla base di norme europee che non hanno eguali per gli altri materiali.
Oltre l’80% della fibra di cellulosa utilizzata in Italia e in Europa è dotata di certificazione in grado di attestare la sostenibilità del bosco o della piantagione di provenienza, grazie agli schemi di certificazione forestale Fsc e Pefc, riconosciuti dall’Unione Europea e internazionalmente
Oltre il 60 % delle fibre complessivamente impiegate in Italia sono di riciclo, grazie al sistema di raccolta e riciclo che l’industria cartaria, esempio di economia circolare, ha sviluppato già prima che il legislatore nazionale ed europeo lo prevedesse.
Fogli di cellulosa prefabbricati pronti per creare la carta
I luoghi comuni sulla carta
La carta pur avendo caratteristiche sostenibili in quanto naturale, rinnovabile, riciclabile e biodegradabile si trova al centro di luoghi comuni che tendono ad associarla alla deforestazione. Fenomeno che la filiera della carta e della stampa intende contrastare con informazioni chiare a trasparenti. Le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno (fonte Two Sides su dati FAO) e la deforestazione colpisce soprattutto le aree tropicali; le sue cause sono molteplici, e legate solo in minima parte alla produzione della carta e di certo non a quella prodotta in Italia e in Europa. Le cause del fenomeno della deforestazione vanno cercate nella domanda di suolo per esigenze agricole e per la pastorizia, o per l’approvvigionamento energetico locale.
L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste e la certificazione forestale, che è lo strumento che consente di dimostrare ai consumatori che le foreste da cui proviene il legno con cui si fa la carta sono gestite in modo sostenibile
I sistemi di certificazione forestale
L’industria cartaria si avvale di una serie di rigorosi sistemi di certificazione, istituti per assicurare che la carta che utilizziamo provenga da una foresta sostenibile. Attualmente sono in vigore una trentina di sistemi; i due principali standard di certificazione sono l’FSC (Forest Stewardship Council) e il PEFC (Programme for the Endorsment of Forest Certification).
L’industria cartaria italiana sostiene attivamente i programmi di certificazione, ritenendoli una garanzia insostituibile per i consumatori e per l’ambiente.