Milano, 12 novembre 2025 – La Federazione Carta e Grafica torna a BookCity con Fondazione Corriere della Sera per una riflessione di grande attualità: l’impatto del digitale sull’apprendimento e il valore insostituibile della lettura su carta e della scrittura a mano.

Studiare senza cellulare migliora i risultati e il rendimento accademico dei giovani: lo dimostra un nuovo studio condotto, nel 2024, dalle Università di Pennsylvania, Jawaharlal Nehru e Copenaghen nella città di Odisha in India su 17.000 studenti di 10 istituti di istruzione superiore che verrà presentato da Andrea Cangini, Direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi.

Lo studio sarà presentato durante l’evento dal titolo RITORNO ALLA CARTA – Leggere, scrivere, pensare nella scuola post-smartphone, che si terrà venerdì 14 novembre alle ore 11.00 prezzo la Sala Buzzati, Via Balzan 3 a Milano. L’evento – moderato dal giornalista Massimo Sideri – sarà anche l’occasione per fare il punto sull’applicazione nuove disposizioni ministeriali su divieto uso cellulare a scuola, sentendo in merito anche l’opinione dei ragazzi.

Dopo i saluti di Emanuele Bona, già presidente della Federazione Carta e Grafica, e di Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera, lo psicologo Marco Crepaldi fondatore di Hikikomori Italia interverrà, insieme ad Andrea Cangini (direttore Osservatorio Carta Penna&Digitale della Fondazione Luigi Einaudi), sul tema del giusto equilibrio tra carta e digitale, soprattutto in ambito istruzione e formazione.

La seconda parte dell’evento darà voce ai protagonisti della scuola con Francesco Amendola direttore digital transformation (Luiss Guido Carli), i dirigenti scolastici Massimo Nunzio Barrella (Liceo Parini) e Andrea Di Mario (Liceo Carducci), Cristina Dell’Acqua, insegnante e scrittrice, e gli studenti dei licei milanesi Parini e Carducci, che racconteranno la loro esperienza dopo il recente divieto ministeriale dell’uso dello smartphone in classe.

Un dialogo per capire come carta, lettura e scrittura possano restituire concentrazione, socialità e consapevolezza alle nuove generazioni, in una società sempre più connessa, ma spesso distratta.