“Per la prima volta ad Ecomondo, con il debutto del Paper District, Federazione Carta Grafica racconta una eccellenza industriale a livello europeo. Non solo le best practices nella filiera del riciclo e nei record del target di riciclo raggiunti nell’imballaggio, in cui siamo stabilmente all’85% in anticipo sugli obiettivi UE al 2030, ma anche una modalità chiara e trasparente con cui comunicare agli interlocutori nazionali ed europei attraverso le varie associazioni e gli operatori nell’ambito del mercato, con l’obiettivo di raggiungere obiettivi sempre più sfidanti”.

Così Michele Bianchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica, inquadra l’esperienza promossa alla Fiera di Rimini, parlando a margine dell’evento “Report di sostenibilità e strumenti per le imprese della filiera della carta, stampa e cartotecnica”, svoltosi giovedì 8 novembre nell’area tematica della Fiera Paper District, di cui abbiamo dato notizia qui.

Nell’occasione, sono stati diffusi anche i dati congiunturali elaborati dall’Ufficio studi della Federazione (scaricabile cliccando qui). La filiera della carta, stampa e trasformazione attraversa una fase di rallentamento macroeconomico, per inflazione, tassi alti e conflitti (vecchi e nuovi) che generano preoccupazione. La filiera si consolida come secondo riciclatore europeo e seconda filiera produttiva nel campo della carta, della trasformazione e delle relative tecnologie, in entrambi i casi dopo la Germania. Nei primi 6 mesi 2023 il fatturato di filiera diminuisce dell’11,4%; soffre soprattutto la domanda interna, ma anche quella estera.

In questo periodo tutti i valori del complesso dei quattro settori appartenenti alla Federazione Carta e Grafica  (macchine per la grafica e la cartotecnica, cartario, grafico e cartotecnico trasformatore), a seguito di un marcato rallentamento nel secondo trimestre, presentano diminuzioni significative rispetto ai valori del primo semestre 2022, che però erano stati influenzati dal processo inflazionistico innescato dalla crisi energetica e delle materie prime. La diminuzione del fatturato nei primi 6 mesi 2023 arriva a -11,4%, intorno ai 14 miliardi di euro rispetto ai 15,8 miliardi di euro del primo semestre 2022. Il risultato è determinato dalla riduzione sia delle vendite interne (-15,1%), sia dell’export (-5,4%). Calano in modo analogo anche le importazioni (-6,3%), confermando il rallentamento del commercio con l’estero e ciò si riflette sul saldo della bilancia commerciale (-3,3%), che rallenta, ma rimane ampiamente positivo.

La diminuzione del fatturato del primo semestre 2023 accomuna, con intensità decisamente diverse, tutti settori della Federazione Carta e Grafica: incide maggiormente sul settore cartario e sul settore grafico, mentre è moderata per il settore delle macchine per la grafica e la cartotecnica e per il settore cartotecnico trasformatore.

Dobbiamo trasformare in opportunità le nuvole che si profilano all’orizzonte – prosegue Bianchi -. A livello europeo è in discussione un regolamento sugli imballaggi che promuove il riuso e non il riciclo. Come Federazione Carta Grafica in rappresentanza del Sistema Italia di carta, stampa e cartotecnica abbiamo un’esperienza ormai decennale a livello tecnico e scientifico e abbiamo costruito nel tempo dati e fatti per contrastare pregiudizi e discriminazioni nei confronti del riciclo e della rinnovabilità. La sfida è andare avanti con norme che abbiamo quale priorità ambiente e igiene alimentare, creando ancora più consapevolezza intorno alla filiera del presso gli interlocutori nazionali ed europei”.

La filiera rappresentata dalla Federazione Carta e Grafica esprime un valore di 31,4 miliardi di euro di fatturato (1,6% PIL), generato da circa 162.050 addetti diretti in 16.369 imprese. Fornisce imballaggi per il settore alimentare, farmaceutico e per catene di approvvigionamento cruciali in Italia ed Europa. Senza imballaggio molti trasporti sarebbero impossibili, molte merci e prodotti fondamentali per la cittadinanza verrebbero a mancare dalla disponibilità. I settori rappresentati dalla Federazione non solo producono beni e materiali, tecnologie essenziali per clienti e consumatori, ma sono centrali per lo sviluppo dell’economia circolare, in quanto la carta è il biomateriale per eccellenza. Attualmente gli imballaggi di carta e cartone vengono riciclati in Italia per l’85% circa e impiegati per imballaggi di trasporto per una percentuale ancora più elevata. In questa prospettiva l’Italia, grazie anche all’operato del Consorzio Comieco, è un’eccellenza sia per il tasso di riciclo che per la qualità e il funzionamento del sistema: un valore che va preservato. Nel 2022 il consumo di carta da riciclare è stato di circa 5,4 milioni di tonnellate (-11% rispetto al 2021), valore che pone l’Italia tra i principali Paesi riciclatori in Europa, dopo la Germania.