Spiegare l’impiego di carta e cartone nel contatto con gli alimenti in modo specifico, con un discorso di filiera; non fermarsi a elencare le normative, ma mostrare come applicarle; scegliere docenti con esperienza consolidata sul campo, da trasferire direttamente alle aziende che potenziano, in questo modo, la capacità di dialogo e consulenza all’industria cliente. Sono i fattori vincenti di una formazione di alto livello che fin dal debutto ha riscosso grande apprezzamento: quella del Corso #MOCA dedicato agli #imballaggialimentari in carta e cartone promosso dalla Federazione Carta e Grafica.

Ed è così che a partire da una singola edizione, articolata in tre giornate e conclusa venerdì 12 febbraio, l’appuntamento con il Corso MOCA è diventato il primo di una serie, con due repliche subito messe in programma per soddisfare le richieste. “Non abbiamo fatto in tempo a dare notizia della seconda edizione, dal 12 marzo prossimo, per dare spazio a chi non aveva trovato posto nella prima, che abbiamo saturato tutte le nuove disponibilità”, spiega Italo Vailati, vicedirettore di Assografici. Altri 26 posti, da aggiungere ai 24 del primo Corso, ma ancora insufficienti per rispondere alla domanda: quindi in aprile, dal giorno 9, la terza edizione, per dare spazio alle ulteriori richieste.

Il corso è un unicum, per il tema e per la modalità di svolgimento. I docenti portano in aula know how consolidati in anni di attività: Eugenio Cavallini è l’esperto di riferimento della carta e del cartone per alimenti in Europa, food contact manager in CEPI (l’associazione europea delle cartiere), con una lunga carriera nel settore, maturata come super-tecnico nelle cartiere. Ambrogio Pagani, toscano, apporta la sua esperienza di ispettore tecnico delle Asl: sa perfettamente cosa vuole sapere l’Autorità quando visita un’azienda e può spiegarlo in senso pratico. Docenti scelti, insieme con i consulenti aziendali di Ecostudio, proprio con l’obiettivo di non fermarsi all’illustrazione della legge, ma di arrivare all’applicazione.

Fra i temi affrontati, il nodo delle disposizioni comunitarie e italiane in materia alimentare. La legislazione europea, mentre è puntuale e specifica per le materie plastiche, non considera i prodotti in carta e cartone. Per cautelarsi, spesso le industrie alimentari ragionano per estensione, applicando i medesimi requisiti per la plastica anche sui MOCA in carta e cartone: l’azienda che realizza il packaging, di fronte al cliente che chiede, non è in condizione di sottrarsi.

“È un esempio emblematico dell’utilità di questo Corso – spiega Vailati -: grazie alla formazione specifica, le aziende sono messe in condizione di proporsi come partner e non solo come fornitori, si va oltre l’aspetto commerciale offrendo consulenza ai propri clienti, rispondendo alla richiesta del mercato con le giuste applicazioni”.

Il Corso MOCA affronta una materia in continua evoluzione, che ha portato le aziende produttrici di materiali ed imballaggi per alimenti, con il coinvolgimento dei produttori di macchine, ad adottare un numero sempre maggiore di pratiche di produzione e controllo per garantire la “sicurezza alimentare”, obbiettivo primario da perseguire per tutelare la salute dei consumatori e rispondere alle richieste dei clienti. Il tutto reso ancora più attuale dalla natura stessa di questi prodotti, al centro di concetti chiave come riciclabilità, sostenibilità, rispetto dell’economia circolare.

Le lezioni, in modalità FAD – formazione a distanza – sono rivolte ai tecnici delle industrie cartotecniche, tipicamente a due qualifiche: “Regulatory affair”, esperto della legislazione di tutto ciò che è contatto alimentare, e “AIBO FCE”, i business operator esperti di food contact, tecnici della legislazione e del controllo della conformità dei prodotti. Ma la prima edizione ha suscitato interessi anche oltre il perimetro delle aziende cartotecniche, presenti in maggioranza, con la partecipazione di un’azienda di tecnologie, interessata a fornire consulenza specifica per orientare i clienti all’acquisto di attrezzature per l’industria grafica; ci sono poi alcuni tecnici delle cartiere, dove vengono prodotte carte poi destinate al mercato dei MOCA; e una multinazionale dell’imballaggio flessibile, che tratta tipicamente la plastica, ha iscritto al corso tre suoi tecnici, a testimonianza che formare per diversificare è la strategia di chi vuole guardare lontano.