Innovazione tecnologica, formazione avanzata, sostenibilità che realizza l’economia circolare. Sono i temi principali d’azione della Federazione Carta e Grafica e coincidono con i punti chiave della nuova sfida a cui l’Europa è chiamata per competere con i giganti industriali del mondo. Questioni strategiche per l’Unione e soprattutto per l’Italia.
Importanti contributi da parte di studiosi e commentatori in questi giorni tracciano un panorama dominato dalle tecnologie digitali, che chiamano la manifattura a fare i conti con nuovi modelli di produzione, da un lato, e nuove abitudini dei consumatori, dall’altro. Un ruolo di peso crescente spetta al packaging, che nasce dalle dalle aziende della cartotecnica e della stampa, sia nella gestione dei materiali sia nelle tecnologie di stampa (occorre considerare che la sola fase finale del confezionamento, con dosaggio e riempimento, è affidata ad automatismi a valle della filiera della carta e della grafica). La strategicità della filiera emerge con chiarezza dalle parole di Piero Formica, che in un editoriale del Corriere di Bologna, scrive: “Tecnologie dirompenti stanno trasformando il packaging che accompagna quasi tutto ciò che acquistiamo. L’industria degli imballaggi e dei materiali da imballaggio si stima che supererà 1,3 trilioni di dollari entro il 2024. (…) Gli esperti puntano il dito verso la fonte d’innovazione dei materiali più leggeri e delle etichette intelligenti che aiuteranno a tracciare e rintracciare i prodotti, fornire una protezione anticontraffazione, offrire migliori esperienze di vendita al dettaglio e coinvolgere i consumatori in nuovi modi. Non meno dirompente è la richiesta, anche per via legislativa, di imballaggi riutilizzabili e di prodotti degradabili”. (qui il link all’articolo completo).
La Federazione Carta e Grafica è in prima linea, con un’azione potente e sinergica, su questi fronti. Le tecnologie 4.0, alle quali le imprese della filiera guardano con crescente motivazione, sono al centro di un’azione mirata, condotta con SDA Bocconi, per accompagnare le aziende nel salto di qualità – al tempo stesso tecnologico e culturale – che si avvale dell’intelligenza artificiale e della capacità di acquisizione e impiego dei grandi volumi di dati, attraverso l’interconnessione, per innovare processi e dare vita a nuovi prodotti. Un terreno sul quale l’Europa è chiamata a recuperare velocemente rispetto ai colossi mondiali (qui una riflessione di Vittorio Meloni su Milano Finanza).
La formazione è il versante d’attività sul quale la Federazione, sostenendo la formazione di super-tecnici su misura delle nuove esigenze delle imprese, sta dando impulso agli ITS (lo scenario formativo è chiaramente inquadrato in quest’articolo di Claudio Tucci sul Sole24Ore): è di questi giorni l’apertura delle iscrizioni per “Paper19”, il corso promosso con ITS Prime che formerà, del distretto cartario della Lucchesia, in Toscana, tecnici qualificati per lo svolgimento delle attività di gestione del processo produttivo, nelle industrie del settore cartario (qui il dettaglio del corso). Iniziativa che va a unirsi a quella del polo di alta formazione per il settore cartario e cartotecnico del distretto Veronese, dove la Federazione Carta e Grafica insieme con l’Istituto San Zeno e l’ITS Academy Meccatronico Veneto ha promosso il primo corso biennale per la formazione della figura professionale di “Tecnico Superiore per l’innovazione dei processi e prodotti nell’industria della carta e del packaging sostenibile” (qui il dettaglio del corso).
L’economia circolare rappresenta lo scenario complessivo in cui innovazione e formazione vanno a declinarsi (qui l’approfondimento di Confindustria sul tema), con numeri da primato che interessano soprattutto il settore della carta, e anche qualche nodo importante ancora da sciogliere (è del 25 luglio l’appello pubblico a Governo e Parlamento per sbloccare il ciclo dei rifiuti, qui i particolari). Riciclare e riutilizzare sono attività non solo coerenti con i nuovi paradigmi della produzione, ma anche più convenienti: le misure contenute nel Decreto Crescita, di recente conversione in legge, introducono sconti fiscali interessanti, che segnano un ulteriore motivo per accelerare su questo versante (qui l’approfondimento pubblicato da Italia Oggi Sette).