La Federazione Carta e Grafica esprime forte preoccupazione sull’interpretazione del regolamento PPWR da parte della Commissione europea. In particolare, in una nota diffusa oggi, si sollecita la Commissione a rivedere la bozza di Legal Advice riguardante il nuovo Regolamento UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, accogliendo le proposte di modifica avanzate dalla Federazione al fine di garantire il pieno rispetto del testo normativo e dell’accordo politico raggiunto, assicurando così certezza giuridica, condizioni di concorrenza eque e un’efficace attuazione del PPWR. “Qualsiasi interpretazione che vada oltre il testo giuridico – afferma il DG della Federazione Carta e Grafica, Massimo Medugno – rischia di frammentare il Mercato Unico, compromettere la certezza del diritto e ridurre la competitività dell’industria”.

Riserve sulla bozza di Legal Advice sono state già evidenziate dalle organizzazioni europee di settore Cepi, ECMA, EPPA, FEFCO, FEPE e Pro Carton. L’assenza di chiarimenti tempestivi, chiari ed affidabili da parte della Commissione UE determinerebbe per la filiera italiana della carta – che conta oltre 160.000 imprese e un fatturato di 27 miliardi di euro (1,2% PIL) – una situazione di grave incertezza, con effetti negativi sulla pianificazione degli investimenti, sull’organizzazione delle catene di approvvigionamento e su un’applicazione uniforme del Regolamento nel Mercato Unico europeo.

Spiega Medugno: “Il documento diffuso obbligherebbe esplicitamente gli Stati membri a introdurre requisiti che vanno oltre il testo del Regolamento, tra cui la definizione di obiettivi di riutilizzo più elevati e/o aggiuntivi ai sensi dell’articolo 29. Inoltre, sembra estendere l’ambito di applicazione dei divieti di imballaggio di cui all’articolo 25 e all’allegato V (punti 1-4), incoraggiando gli Stati membri a introdurre “divieti” ai sensi dell’articolo 4 della Direttiva sulla plastica monouso, nonostante quest’ultima preveda solo eventualmente l’istituzione di misure di riduzione del consumo”.

Il Legal Advice del PPWR proposto dalla Commissione rischia di modificare in modo sostanziale l’ambito di applicazione del Regolamento, discostandosi dal quadro normativo e dall’accordo politico raggiunto dai co-legislatori: “La Federazione – conclude Medugno – esorta con rispetto la Commissione a non applicare un approccio che vada oltre la precisa formulazione giuridica del Regolamento e introduca elementi di orientamento non fondati sul testo concordato dal legislatore“.