Rincaro della materia prima carta di oltre il 20% nell’ultimo anno (fonte AIE), costi dell’energia in crescita così come per gli inchiostri e la logistica: questi elementi pongono un’ipoteca sulla filiera, la crescita dell’editoria e la promozione della lettura nel nostro Paese, proprio nel momento in cui gli italiani hanno ripreso ad acquistare più libri. È l’allarme lanciato dalla Federazione Carta e Grafica insieme con l’Associazione Italiana Editori nel corso dell’incontro “Carta vince, carta perde”, svoltosi sabato 4 dicembre a Roma, nel corso di “Più libri più liberi”, Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria in programma fino all’8 dicembre. Nell’occasione in rappresentanza della Federazione è intervenuto il Direttore Generale, Massimo Medugno.
Le argomentazioni sollevate nel corso dell’evento sono alla base della richiesta rivolta al Governo di sostenere la filiera grafico-editoriale, che è stata avanzata dai vertici della Federazione, Emanuele Bona, e di AIE, Ricardo Franco Levi, resa nota alla stampa con la diffusione del comunicato reperibile qui.
“In un contesto di generale rialzo dei costi, da quelli energetici a quelli logistici – ha spiegato il presidente della Federazione Carta e Grafica, Bona – il credito d’imposta sugli acquisti della carta esteso al comparto editoriale è una misura urgente, per rendere almeno i costi della carta più sostenibili, e necessaria, per contribuire alla resilienza della filiera grafico editoriale, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato”.
Questi rincari rappresentano solo una parte delle difficoltà che stanno colpendo tutta la filiera, dalle cartiere agli stampatori fino appunto agli editori. Per tutti vanno a determinarsi erosioni dei margini con potenziali effetti finali indesiderati sui prezzi di copertina, ma anche ritardi nelle consegne che costringono a fissare gli ordini con grande anticipo, senza poter nemmeno aspettare le previsioni di vendita dalle librerie.