Il Bonus Cultura diventa strutturale e per il 2022 potrà contare su 230 milioni di euro. Una buona notizia per gli editori di libri e giornali, in un momento di grande difficoltà per gli stampati a causa della scarsità della carta e dei fortissimi rincari sia della materia prima sia dell’energia.
Il Governo ha reso permanente l’agevolazione, attraverso l’articolo 108 della Legge di Bilancio 2022: una scelta che è stata sollecitata in molteplici occasioni dalla Federazione Carta e Grafica (in audizioni parlamentari, quindi in una pubblica dichiarazione lo scorso settembre in occasione del Premio Campiello 2021, con le richieste avanzate dal presidente Emanuele Bona).
Il buono da 500 euro per i diciottenni lo scorso anno è stato destinato in parte preponderante all’acquisto di libri, dai dati resi noti dal Ministero, dando un contributo importante alle ottime performance del settore. In base alle rilevazioni di fonte AIE, nei primi 11 mesi del 2021 le vendite di libri (relativi al segmento varia) hanno totalizzato 1,356 miliardi, in progresso del 22% sull’anno precedente e del 15% rispetto al 2019; in copie la crescita è ancora maggiore, con 92 milioni di libri, + 25% sul 2020 e + 17% sul 2019.
L’aggiornamento delle erogazioni del bonus fornito dal Ministero della Cultura attraverso il sito dedicato 18app indica 415.114 diciottenni registrati nell’ultimo anno, per un controvalore economico alla data odierna di erogazione di 146,15 milioni di euro.
Il contributo è spendibile in forma di buoni che si ottengono registrandosi alla piattaforma 18app, e agevola la diffusione della cultura mediante l’acquisto di beni, servizi o prodotti nell’ambito della formazione personale.
Possono essere acquistati i libri (sia di varia sia scolastici) e gli abbonamenti a quotidiani e periodici – estensione della misura ottenuta in fasi successive proprio grazie all’azione della Federazione Carta e Grafica –, anche in formato digitale, oltre a DVD, Blu-ray, CD, DVD, biglietti per attività quali concerti o musei, corsi di formazione.