Una eccezionale vitalità contrassegna il settore dei libri: aumentano gli editori (+3,5%), ma ancora più sensibile è il balzo in avanti delle opere pubblicate, +35,5%. Sono i numeri – indicati dal Report 2019 dell’Istat sulla produzione e lettura dei libri in Italia – con i quali questo ramo dell’editoria reagisce al calo del numero di copie vendute, che nell’anno a cui si riferisce il rapporto hanno proseguito nel ribasso, -9,9%.
La vivacità con la quale il settore prova a regire trova sponda nell’attività della Federazione Carta e Grafica, che fra i propri interventi prioritari ha la promozione della lettura e del libro, come testimonia la recente campagna #ilibricisalveranno lanciata nella recente edizione, lo scorso novembre, di BookCityMilano, con il “Manifesto sulla necessità di riscoprire ciò che solo una lettura autorevole ci consente di scoprire”.
Nel 2019 – si legge nel Rapporto dell’Istat – sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (58,4%) e nuove edizioni (8,5%). Il 40,0% della popolazione di 6 anni e più legge almeno un libro all’anno. Il 77,2% dei lettori legge solo libri cartacei, il 7,9% solo e-book o libri on line.
E per il 2020? Le indagini Istat non lasciano margini di ottimismo, soprattutto in considerazione di quanto avvenuto a seguito della pandemia: nove editori su dieci avevano previsto per il 2020 una perdita consistente del proprio fatturato rispetto all’anno precedente.
Il “Report 2019 dell’Istat sulla produzione e lettura dei libri in Italia” è disponibile a questo link.