La filiera carta-grafica è attore strategico in tanti settori chiave dell’economia per spinta all’innovazione, capacità di adattamento e richiamo alla sostenibilità, come affermato da Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, aprendo i lavori dell’Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica, in collaborazione con Il Sole24Ore, durante la quale si è fatto il punto sull’andamento della filiera e sul suo ruolo strategico nella transizione ecologica e digitale.

A questo link, sul canale youtube della Federazione, è disponibile il video dell’Assemblea:  https://www.youtube.com/watch?v=K3yn2_qKkcw

Carlo Bonomi, Presidente Confindustria

I 22 miliardi di euro di giro d’affari della filiera carta e grafica Made in Italy, in cui spicca un saldo commerciale con l’estero di 3,5 mld €, rappresentano l’1,3% del PIL e ne confermano il ruolo di protagonista della manifattura italiana, analogo all’intero sistema moda (1,1%). Un’eccellenza del Made in Italy che svolge una parte essenziale nella transizione ecologica e digitale.

Nel 2020 il fatturato della filiera ha subito una contrazione di 2,6 mld €  (pari al -10,8%), rispetto al valore già in riduzione del 2019, scontando gli effetti della riduzione della domanda sia interna che estera (-12,2% ciascuna).  A fine anno si attenuano, però, le dinamiche negative con settori in crescita come l’imballaggio e i prodotti per usi igienico-sanitari, fondamentali durante i lockdown.

Carlo Emanuele Bona

”L’essenzialità riconosciuta alla filiera durante la pandemia ci ha consentito di limitare i danni nel 2020, mentre avanzava il dibattito sul Recovery Fund nell’ambito del quale siamo rientrati a pieno titolo fra i ‘settori faro’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, afferma Carlo Emanuele Bona neo-eletto Presidente della Federazione Carta Grafica.

Fanno ben sperare per l’anno in corso i pre-consuntivi del primo trimestre 2021 che evidenziano un modesto recupero del fatturato complessivo (+0,9% sullo stesso periodo 2020), in larga parte connesso con la parziale ripresa della componente interna della domanda (vendite interne +4,7%), a fronte della prosecuzione dell’andamento negativo dell’export (-4,9%), anche se con trend diversi tra i settori”,  aggiunge  Bona.

Girolamo Marchi

Il nostro Paese è campione di circolarità con il 61% delle carte e cartoni prodotti in Italia realizzati a partire da carta riciclata e per alcune produzioni (carte e cartoni per cartone ondulato) la carta da riciclare è l’unica materia prima. Con tassi di riciclo che nel comparto dell’imballaggio sono oltre l’87%, per la prima volta sopra il valore obiettivo dell’85% fissato dalla direttiva per il 2030. L’Italia è al 2° posto, dopo la Germania, in Europa per i volumi di carta da riciclare impiegati annualmente nelle proprie produzioni”, ha spiegato Girolamo Marchi, Presidente uscente della Federazione.

“Lo sviluppo della nostra Europa è tutto nella capacità di garantire non solo adeguati investimenti ambientali, ma anche e soprattutto crescita economica, difesa dell’occupazione e investimenti in innovazione e tecnologia. È per questo che gli stessi obiettivi del Green Deal devono essere valutati sulla base di analisi scientifiche e non suggeriti da suggestioni ideologiche e demagogiche. Coniugare crescita economica e sostenibilità ambientale non è solo possibile, è necessario sia per garantire occupazione e pace sociale, sia per consentire il progresso della scienza e per generare risorse da reinvestire nel risanamento e nella tutela del pianeta”, è il commento di Antonio D’Amato, Presidente di Seda International Packaging Group intervenuto alla tavola rotonda Biopolitiche e prodotti sostenibili” moderata da Jacopo Giliberto de Il Sole24Ore alla quale ha preso parte insieme con Martina Nardi, Deputata PD, Presidente della Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, Massimiliano Salini, Europarlamentare Forza Italia e Paolo Arrigoni, Senatore Lega.

All’ordine del giorno dei prodotti sostenibili la direttiva SUP – Single Use Plastic – che ha incluso nelle linea guida dei materiali da abolire a partire dal 3 luglio anche la carta, se abbinata a film plastico. Il packaging monouso in carta ha un impatto positivo sull’ambiente. È realizzato con materie prime rinnovabili, provenienti da foreste sostenibili e certificate. È riciclabile e realmente riciclato. Se poi il monouso in carta viene comparato con le stoviglie riutilizzabili, l’impatto sull’ambiente è ancora più positivo. I dati del più autorevole e certificato studio scientifico condotto in Europa – da Ramboll, consultancy danese che collabora anche con la Commissione Europea su temi dell’Economia Circolare – ci dimostrano che le stoviglie riutilizzabili emettono CO2 in misura superiore di 3 volte rispetto al packaging in carta usa e ricicla. Comportano un consumo triplo di acqua potabile ed emettono particolato fine in misura 2,5 volte superiore.