A Torino, capitale della cultura d’impresa 2024, un’altra fondamentale tappa della crescita dell’Osservatorio Carta, Penna e Digitale. L’iniziativa, realizzata dalla Fondazione Luigi Einaudi e che ha fra i primi mentori e sostenitori la Federazione Carta e Grafica: è stata presentata nella giornata inaugurale del Salone Internazionale del Libro.

“Il rapporto fra l’uomo e la tecnologia è un tema di grande attualità – ha precisato introducendo l’incontro Carlo Emanuele Bona, past president della Federazione Carta e Grafica e responsabile della sezione grafico-editoriale dell’Unione Industriali di Torino -. Siamo qui per propiziare la ricerca sui punti di equilibrio fra le necessità dell’uomo e le tecnologie più avanzate, il problema sono gli eccessi e occorre governarli”.

Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, ha presentato l’Osservatorio (del quale abbiamo già parlato qui) nel sottolineare l’importanza della scrittura a mano per un giusto equilibrio, soprattutto nell’età formativa, ha evidenziato i ripensamenti di un sistema educativo avanzato come quello svedese, che sta reintroducendo la carta, dopo aver virato completamente sul digitale con risultati insoddisfacenti, o le scelte di divieto di smartphone a scuola su cui medita la Francia. Temi sui quali l’Osservatorio è in prima linea allineando, accanto a Federazione e Comieco, adesioni prestigiose quali Accademia della Crusca, Aie, Fieg, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, insieme con un gruppo, in crescita, di soggetti privati, fra cui Moleskine.

Quindi gli interventi degli specialisti: il prof. Manfred Spitzer dell’Università tedesca di Ulm ha evidenziato i danni al cervello e alle sue capacità cognitive che derivano dagli eccessi d’uso di digitale – restiamo connessi anche 9 ore al giorno -, che si registrano soprattutto nell’età formativa e che possono trovare argine con un adeguato uso della scrittura a mano, indicata fra le attività scolastiche più importanti insieme con sport, musica, recitazione e lavoro manuale. Importanza della scrittura a mano, ribadita dalla grafologa Maria Teresa Morasso, che trova riscontro anche nelle attività a maggiore tasso di creatività, come ha sottolineato lo scrittore Francesco Filippi.

L’incontro, nel quale sono intervenuti anche Giorgio Marsiaj e Simone Lattes, rispettivamente presidente e responsabile della sezione editori dell’Unione Industriali di Torino, è stato concluso con l’esortazione del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: “Prendiamo appunti sulle nostre emozioni”.