Entro fine anno saranno rese note le graduatorie definitive delle linee dei ProgettiFaro del PNRR, una delle quali è dedicata al settore della carta, a cui seguirà una fase di confronto diretto con il Ministero.
Lo ha annunciato ieri, 19 dicembre, Laura D’Aprile, capo dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nel corso dell’l’incontro “Linee guida sull’etichettatura degli imballaggi”, organizzato dalla Federazione Carta e Grafica in collaborazione con Comieco. Un webinar che ha registrato ottima partecipazione – oltre 150 direttamente collegati – con spiegazioni, dettagli tecnici e case histories riguardo le destinazioni finali, su una normativa – il decreto 360 del 28 settembre 2022 – al centro dell’attenzione: entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2023, in un periodo in cui gli imballaggi sono protagonisti delle cronache con il nuovo regolamento europeo su riciclo e riuso, in via di definizione.
Questi elementi sono stati sottolineati nell’introduzione dal direttore generale della Federazione Massimo Medugno. Il target di riciclo degli imballaggi cellulosici, fissato all’85% per il 2030 dalla direttiva 2018/852/CE, è stato raggiunto e superato dall’Italia nel 2021, con 10 anni di anticipo. Obiettivo ancora migliorabile, a condizione che le difese tipologie di imballaggio siano correttamente individuate e avviate, di conseguenza, nel corretto canale di recupero e riciclo. È a questo punto che diventa nodale il ruolo dell’etichettatura, che contiene le indicazioni specifiche che rimandano alla corretta destinazione delle diverse tipologie di materiale.
Grande attenzione è stata riservata, anche considerando il numero di domande poste dagli ascoltatori durante l’incontro, agli interventi di Italo Vailati, vicedirettore di Assografici, che ha fornito l’inquadramento tecnico della normativa: “Tutti gli imballaggi – ha spiegato Vailati con riferimento alla normativa vigente – devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro delle Attività produttive in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. Il predetto decreto dovrà altresì prescrivere l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio da parte dell’industria interessata, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione.
I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Roberto Di Molfetta, vice direttore di Comieco, che ha presentato le diverse casistiche sulle destinazioni finali.