Le professioni tecniche assorbiranno nei prossimi 4 anni 748mila assunti nei settori della eco sostenibilità e delle tecnologie legate alla rivoluzione digitale: sono aree direttamente presidiate dalla Federazione Carta e Grafica che ha nella formazione professionale uno dei temi portanti della sua azione.
Occorre «raddoppiare in tre anni il numero di (studenti) ITS»: il monito lanciato di recente dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, trova sostanza nei numeri. Le professioni tecniche assorbiranno il 78% del totale degli assunti da qui al 2023 (dati dall’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere – ANPAL), con una forbice di fabbisogno che va da un minimo di 1.985.000 posti di lavoro a un massimo di 2.438.000 su un totale di 3.247.000 posti.
Le “super scuole” post diploma alternative all’università rappresentano oggi l’unico canale formativo terziario professionalizzante, caratterizzato da un tasso di occupazione a 12 mesi dal titolo dell’80% (qui il link a un approfondimento sull’argomento di Claudio Tucci, pubblicato da il Sole24Ore).
Nel polo cartario veronese, che concentra 6.500 dei 20 mila dipendenti a livello nazionale, la Federazione Carta e Grafica insieme con l’Istituto San Zeno e l’ITS Academy Meccatronico Veneto ha promosso la nascita del polo di alta formazione per il settore cartario e cartotecnico, con un primo corso biennale per la formazione della figura professionale di “Tecnico Superiore per l’innovazione dei processi e prodotti nell’industria della carta e del packaging sostenibile” che partirà il prossimo ottobre (qui il dettaglio del corso). Dal tessuto produttivo del Veneto sale una forte richiesta di figure altamente specializzate da inserire velocemente nel processo produttivo all’interno di aziende della filiera cartotecnica/packaging e di aziende produttrici di macchine per stampa e allestimento. Nella regione, come accennato, si concentra la presenza di alcune della maggiori cartiere nazionali e del distretto del packaging (tra Padova e Vicenza) di rilievo per volumi e attività: nel complesso la filiera cartaria in Veneto rappresenta, infatti, il 15% dell’occupazione e del valore aggiunto nazionali.