L’obiettivo è definire una “dieta mediatica” corretta, bilanciata, che consenta di approfittare di tutti i vantaggi sia del mondo analogico sia delle risorse digitali. La Federazione Carta e Grafica, in prima fila nell’incentivare la lettura e scrittura su carta, si schiera come convinto promotore e primo sostenitore dell’Osservatorio permanente su Carta, Penna e Digitale” varato dalla Fondazione Luigi Einaudi: L’iniziativa è stata presentata il 16 novembre durante l’evento in BookCityMilano promosso dalla Federazione, insieme con Fondazione Corriere della Sera e Comieco.
L’annuncio dell’adesione all’iniziativa arriva dal presidente della Federazione Carta e Grafica Michele Bianchi: “È giusto che l’Osservatorio, così come annunciato dalla Fondazione Einaudi, sia aperto alla società civile e capace di coinvolgere i soggetti economici e culturali interessati al perseguimento dei fini costitutivi. Così come è importante che si doti di un Comitato scientifico, espressione delle migliori competenze, anche sfruttando le professionalità messe a disposizione dai soggetti che aderiranno all’Osservatorio. Ecco perché la Federazione, impegnata a promuovere riflessioni e azioni su queste tematiche, aderisce prontamente all’iniziativa e invita le imprese del settore e le altre Associazioni del settore a fare lo stesso”.
Presentato dal segretario generale della Fondazione Einaudi Andrea Cangini, l’Osservatorio svilupperà una costante attività di analisi, ricerca e sensibilizzazione sull’imprescindibilità della lettura su carta e della scrittura a mano. “Un’iniziativa necessaria e utile – commenta Carlo Emanuele Bona, Consigliere della Federazione Carta e Grafica -: alla luce delle evidenze scientifiche ormai consolidate, è urgente formale una giusta ‘dieta mediatica’ che sia frutto di un bilanciamento e un riequilibrio tra uso dei devices digitali e uso di carta e penna, soprattutto nella scuola”.
L’adesione della Federazione Carta e Grafica all’Osservatorio è stata ufficializzata con una nota diffusa alla stampa e disponibile qui.