I vice-ambasciatori presso l’UE (Coreper) hanno approvato, il 15 marzo, a maggioranza qualificata, l’accordo di compromesso sul regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio con alcune modifiche, ma riconoscendo l’importanza del riciclo grazie all’azione dell’Italia e dei parlamentari europei italiani
I vice-ambasciatori presso l’UE (Coreper) hanno approvato, il 15 marzo, a maggioranza qualificata, l’accordo di compromesso sul regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Per raggiungere la maggioranza qualificata, la Presidenza belga ha apportato ulteriori modifiche e chiarimenti al testo dell’accordo.
Innanzi tutto, alcune modifiche intendono maggiori garanzie agli Stati membri circa la possibilità di dare accesso prioritario al materiale riciclato ai settori che hanno obblighi di utilizzare materiali riciclati e sul littering.
Secondo la nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, diffusa sempre il 15 marzo, il testo finale risente molto dell’azione dell’Italia svolta tramite il Governo e le Amministrazioni interessate. La nota evidenzia il ruolo svolto dal Parlamento UE, e in particolare dai parlamentari italiani, citando espressamente gli onorevoli Salini, Toia, in una logica bipartisan che hanno tutti svolto un ruolo determinante nella redazione del parere della Commissione Ambiente e nella negoziazione seguito in sede di Trilogo (Presidenza, Commissione e Parlamento).
La versione finale, finalmente, riconosce il ruolo del riciclo. In particolare con la deroga generale di cinque anni per lo Stato membro esentato dal riutilizzo che deve superare di 5 punti percentuali gli obiettivi di riciclaggio da raggiungere entro il 2025. Ad essa vanno aggiunte, le esenzioni per le scatole di cartone dagli obiettivi di riutilizzo per gli imballaggi per il trasporto B2B, altri tipi di imballaggi per il trasporto e dagli obiettivi di riutilizzo per gli imballaggi per i grandi elettrodomestici.
Relativamente ai punti maggiormente discussi in Italia e in Europa, va segnalato il superamento della contrapposizione tra riciclo e riuso, con l’esclusione dagli obblighi di riutilizzo dell’asporto, del cartone, di bevande come il latte e le altre deperibili, oltre che del vino.
In conclusione, secondo la Federazione Carta e Grafica una buona dose di concreta sostenibilità in un contesto caratterizzato fin dall’inizio da divieti ed imposizioni irrazionali. Il Consiglio Ambiente del 25 marzo dovrà ora approvare il testo che dovrà essere sottoposto anche al Parlamento in seduta plenaria, probabilmente il 22 aprile. νt