Sintesi della relazione del Presidente Michele Bianchi in Assemblea 2024
Nel 2023 il valore di fatturato del complesso dei 4 settori appartenenti alla Federazione Carta e Grafica si è “assestato” a 27,2 miliardi di euro, cioè l’1,3% del Pil nazionale. In flessione a causa soprattutto dell’effetto inflativo che aveva caratterizzato il 2022, ma anche per un reale rallentamento della produzione (del 14% nel settore cartario, del 18,5% nel settore grafico e del 5,8% nel settore cartotecnico trasformatore). Il saldo della bilancia commerciale con l’estero si conferma ampiamente positivo a 3,7 miliardi di euro.
Se questi numeri li inseriamo in un contesto europeo e internazionale, il quadro che ne ricaviamo è quello di una Federazione che rappresenta una parte significativa del Made in Italy: l’industria cartaria, quella grafica e quella cartotecnica trasformatrice italiane sono seconde in Europa; l’industria delle macchine per printing e converting italiana è la terza al mondo.

Mi vorrei soffermare su due temi che ci stanno veramente a cuore e sui quali siamo costantemente impegnati in chiave di advocacy: il valore e l’importanza della lettura su carta e la sostenibilità della carta. La lettura su carta e la scrittura a mano rappresentano abitudini culturali e sociali irrinunciabili a tutte le età. Il loro progressivo abbandono, per il dilagare degli strumenti digitali, sta determinando conseguenze preoccupanti, che impattano soprattutto sulle nuove generazioni. L’abuso di digitale, specie nei giovanissimi, rischia seriamente di comprometterne il linguaggio, la conoscenza, la memoria: sono le evidenze di tutte le ricerche scientifiche su questi temi.

Ecco perché la Federazione Carta e Grafica è in prima linea nel sostegno di lettura e scrittura su carta e perché ha promosso e aderito all’iniziativa della Fondazione Luigi Einaudi di costituire un Osservatorio Carta, Penna e Digitale. In questa direzione, guardiamo con interesse anche alle recenti iniziative legislative bipartizan sul porre un freno all’eccesso di dipendenza dei giovani dai cellulari e dai social. Su questi temi è urgente agire politicamente e prendere concreti provvedimenti per salvare la nostra salute psicofisica e in particolare delle nuove generazioni.
Leggere su carta è anche sostenibile. L’industria cartaria utilizza unicamente cellulosa di cui è verificata la provenienza e il rispetto delle normative a tutela delle foreste. I prodotti forestali come la carta, proprio perché alimentano un’economia dell’albero, a differenza dell’agricoltura intensiva o degli allevamenti, sono essenziali nella promozione di efficaci sistemi di gestione del patrimonio forestale. Ecco perché le foreste europee sono in costante espansione di un’area pari a 1.500 di campi da calcio all’anno. Quindi i volantini, i cataloghi, i libri, la comunicazione su carta e gli imballaggi in carta sono sostenibili e non hanno correlazione con la deforestazione. Chi sostiene il contrario alimenta una falsa credenza.
Venendo a temi più industriali, abbiamo espresso pubblicamente soddisfazione per l’esito finale dell’iter legislativo sul PPWR. Tra i tanti vizi di impostazione, il testo finale pone rimedio almeno a quello più rilevante: ovvero quello di imporre (e non solo promuovere) il riuso di tutte le tipologie di imballaggio attraverso divieti e obbiettivi vincolanti e in assenza di dati di impatto ambientale che potessero giustificare tali misure coercitive. La versione finale riconosce invece ora il ruolo essenziale del riciclo e il merito di chi ha saputo svilupparlo. E le esenzioni introdotte da target e divieti per gli imballaggi in carta riconoscono che non tutti i materiali sono uguali e valorizzano invece la natura di un materiale rinnovabile il cui impatto ambientale viene ottimizzato dal riciclo e non dal riuso.
Altro tema industriale molto importante per la nostra filiera è quello energetico. La Federazione e le nostre aziende non chiedono altro che avere le stesse condizioni competitive dei concorrenti esteri europei per affrontare sempre meglio la concorrenza extraeuropea. Vanno attuate le misure più strutturali (Electricity e Gas releases) contenute nel primo DL energia nel gennaio 2022 e ora riscritte e riformulate con il Legge n. 29/2024. Nel 2023 oltre il 40% dell’energia elettrica è stata prodotta da fonti rinnovabili ma il mercato italiano non riesce a trasferire questo beneficio nel prezzo dell’energia elettrica ai consumatori. Perché gli strumenti di sostegno concepiti fino a oggi vanno a supportare i produttori e non valorizzino il ruolo della domanda dei settori dei consumatori industriali (inclusi gli hard to abate).
Transizione 5.0 è una misura molto importante per i produttori di tecnologie rappresentati dalla Federazione. L’auspicio è che la misura venga varata al più presto per rimettere in moto gli investimenti.
Concludo citando il titolo della nostra Assemblea che parla di sfida della transizione. Certamente il quadro è complesso e sempre più sfidante, in chiave di scenario europeo e mondiale. La nostra filiera crede e spinge sulla Transizione Verde. Perché è evidente che lo sviluppo economico oggi vada coniugato con la sostenibilità ambientale. Imprescindibile. Negarlo è da retrogradi. Crediamo nella rendicontazione ESG, che porta a una rivoluzione del modo di fare impresa. Per questo abbiamo sviluppato addirittura un software per la rendicontazione (FpS Tool) mirato per le aziende della nostra filiera e continuiamo a fare attività di promozione sulla sostenibilità.

Detto questo, e nonostante la nostra leadership nell’economia circolare e la nostra vocazione alla sostenibilità, non possiamo non ricordare che siamo reduci, proprio in Europa, da una “battaglia” molto significativa e difficile per sottolineare l’importanza degli imballaggi e in particolare di quelli a base carta. Il problema della modernità, prima ancora del cambiamento climatico, dell’energia, della politica è la narrativa, sono le storie. La nostra “narrativa” cerca di costruire “storie” basate sulla realtà per valutare e proporre le opzioni realmente disponibili. Con l’obiettivo che la nostra industria possa restare protagonista ed essenziale in Italia e in Europa e capace di confrontarsi in mercati globali sempre più agguerriti e competitivi.