Rendicontazione di sostenibilità, nuovi obblighi e riflessi sulla governance delle aziende: sono stati gli argomenti al centro del webinar “I criteri ESG e la rendicontazione della sostenibilità. Focus sulla G di Governance“, organizzato dalla Federazione Carta e Grafica che si è tenuto lunedì 22 gennaio con un consistente riscontro di pubblico. Il tema è stato oggetto degli approfondimenti tecnici curati da esperti, i cui interventi sono stati coordinati dal direttore generale, Maurizio D’Adda.

La Federazione sta dedicando tempo e risorse a questo tema in maniera strategica, trasversale sull’intera filiera, perché è sempre più importante avere visione a tutto tondo di ciò che determina l’evoluzione delle aziende, ha spiegato nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti il presidente Michele Bianchi: “Siamo di fronte a una normativa europea che evolve in maniera sempre più puntuale e sofisticata, le aziende devono adeguarsi e una volta raggiunti i livelli prescritti di monitoraggio e rendicontazione, quindi attuati i programmi di miglioramento, saremo in grado di esprimere ancora meglio tutto ciò che il settore fa di buono sul versante della sostenibilità, che è parte del nostro dna. Continueremo a lavorare, dedicare il tempo in maniera strategica per la massima efficacia nel lavoro di valorizzazione dell’intera catena, che non dimentichiamo essere campionessa europea di economia circolare: da qui l’iniziativa di dare ai nostri associati anche questa opportunità di fare meglio il loro lavoro con la nostra assistenza, aiutando le aziende in questo percorso di miglioramento”.

L’intero webinar si può rivedere al seguente link:
https://zoom.us/rec/share/bl_xnJ6-3rsjE7tq5mUh8XafQ829iV-KCdonI2QE8NsMcrKDoewCv9TLWPa3CX4k.lzLcG-XQ8yMZtFDW?startTime=1705917678000

Per accedere alla visione va inserito il codice: #f&810qo

L’iniziativa, primo degli incontri del 2024 nell’ambito dello specifico Progetto Sostenibilità sviluppato dalla Federazione Carta e Grafica per le imprese della filiera con un percorso di avvicinamento e lo specifico strumento FpS Tool per la rendicontazione, è servita a illustrare gli effetti sulla governance delle aziende determinati dall’applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Il nuovo complesso normativo dell’UE amplia la fascia delle grandi aziende, così come le PMI quotate, che sono obbligate a pubblicare relazioni regolari sui rischi sociali e ambientali connessi alle loro attività e gli impatti che queste determinano sulle persone e sull’ambiente.

Il 2024 è l’anno decisivo per l’affermazione dei principi ESG e di sostenibilità, aspetti cruciali e strategici per le società, ormai tenute ad una profonda revisione della governance, oltre che dei propri rapporti con filiera, investitori e consumatori (e, più in generale, con tutti gli stakeholders). Roberto Randazzo, ESG e Impact – Legance ha evidenziato (qui il suo intervento) che l’evoluzione normativa e la crescente attenzione del mercato ai temi ESG impongono alle imprese la necessità di prevenire i rischi – legali e reputazionali – di greenwashing e i potenziali contenziosi che ne derivano, attraverso una corretta e strutturata raccolta dei dati ESG, rivedendo il contenuto di disclosure e comunicazioni marketing di vario tipo (compresi marchi, loghi e certificazioni).

L’aderenza alle specifiche di sostenibilità economica, sociale e di governance, tutti aspetti non finanziari di una performance aziendale, ormai esercita effetti duraturi sul merito creditizio e sull’investibilità dell’azienda nell’opinione degli investitori. Esiste un corpus crescente di ricerche accademiche che mostra ampiamente la correlazione positiva tra il buon punteggio nei parametri ESG (Environmental, Social, Governance) e il costo del capitale di una società, ha evidenziato Carlo Luison, BDO Sustainable Innovation Leader, nel suo intervento (disponibile qui): le categorie di rischio classicamente adottate vanno quindi ripensate ed integrate con nuove categorie di rischio al fine di focalizzare l’attenzione e le valutazioni su temi diventati maggiormente rilevanti in considerazione dell’evoluzione della normativa e delle esigenze dei mercati.

Rapportarsi alla sostenibilità così come delineata dai 17 SDGs, i Sustainable Development Goals definiti dalle Nazioni Unite – come ha spiegato Elisabetta Bottazzoli, project leader per la Federazione Carta e Grafica presentando FpS Tool (qui l’intervento con la completa illustrazione delle caratteristiche dello strumento software sviluppato a misura delle imprese della filiera) – è oggi indispensabile anche per se l’azienda non è coinvolta dai nuovi obblighi di rendicontazione. La richiesta di conoscere, misurare, capire, minimizzare gli impatti lungo le proprie catene del valore e di fornitura implica la richiesta di specifiche informazioni alle realtà che le costituiscono. Vale a dire, anche alle imprese piccole e medie, che potranno sentirsi richiedere informazioni di sostenibilità coerenti con, e non eccedenti, gli standard di reporting semplificati per le PMI.
La nuova Direttiva va più a fondo rispetto alla normativa precedente: prevede, ad esempio, che, se per 3 anni l’impresa assoggettata all’obbligo di rendicontazione di sostenibilità non dovesse riuscire a ottenere informazioni dalla catena di fornitura, dovrà spiegarne i motivi e specificare le mosse future per ottenere tali informazioni.

Nell’apposita sezione del sito della Federazione, gli interessati troveranno tutti gli approfondimenti sul Progetto Sostenibilità della Federazione Carta e Grafica. Un impegno, come precisato dal direttore D’Adda nell’introduzione all’incontro, che proseguirà nel corso dell’anno anche organizzando ulteriori appuntamenti, focalizzati ciascuno su un aspetto peculiare applicativo delle nuove normative europee.